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L’arte contemporanea ha oltrepassato i confini tradizionali della rappresentazione e della ricerca estetica, esplorando dimensioni più profonde, filosofiche ed emozionali. Si presenta come un linguaggio che riflette sull’animo umano, intreccia passato e presente e si inserisce con consapevolezza negli spazi che la accolgono. I musei, da luoghi statici e chiusi, si sono trasformati in realtà aperte al paesaggio, trasformando il territorio in un teatro naturale e vivo.

In questo contesto prende vita il progetto di land art “CAMPO, IDENTITÀ ARTISTICHE”, a cura di Matteo Chincarini, che trova la sua cornice ideale nell’antico borgo abbandonato di Campo di Brenzone, affacciato sul Lago di Garda. Questo suggestivo insieme di case disabitate, sospeso in una dimensione senza tempo, custodisce storie di memoria, abbandono e passaggi umani. Per preservare l’atmosfera silente e rispettare il racconto di questi luoghi, le opere si inseriscono delicatamente nel parco degli ulivi che abbraccia il borgo, uno spazio dove la natura domina incontrastata e l’arte dialoga armoniosamente con il paesaggio, senza intaccarne l’equilibrio.

Gli artisti coinvolti trovano ispirazione nell’atmosfera senza tempo del borgo e nella vitalità del parco, creando opere site-specific che si integrano perfettamente nel contesto naturale. Antichi muretti agricoli, sentieri tra gli ulivi e il paesaggio intatto diventano scenari per interventi artistici che esplorano la forza della natura, il trascorrere del tempo e la memoria del luogo. Queste creazioni arricchiscono il parco senza invaderlo, instaurando un dialogo armonioso tra arte e natura.

“CAMPO, IDENTITÀ ARTISTICHE” aspira a diventare un parco d’arte di riferimento per il Lago di Garda, un luogo in cui cultura e paesaggio si fondono in un racconto poetico. Il progetto prevede due esposizioni annuali, durante le quali gli artisti lavorano sul posto per creare opere che saranno donate al parco, contribuendo alla formazione di una collezione permanente aperta al pubblico. Questo spazio, immerso nella natura, si trasforma così in un’esperienza culturale e sensoriale unica.

Il progetto si distingue per il suo approccio rispettoso e delicato. La scelta di non intervenire direttamente nel borgo sottolinea il desiderio di preservarne il carattere autentico e di custodire le tracce dell’abbandono umano. Il parco, invece, diventa uno spazio vivo, dove l’arte racconta il rapporto tra uomo e natura e celebra la vitalità dell’ambiente.
Gli artisti selezionati condividono una visione ecologica e rispettosa dell’ambiente. Le loro opere si collocano tra uliveti secolari e muretti in pietra, esaltando la bellezza del paesaggio e il lento scorrere del tempo. Il parco diventa così il luogo ideale per riflettere sulla fragile relazione tra uomo e natura e sul segno lasciato dal passaggio umano.

“CAMPO, IDENTITÀ ARTISTICHE” è un’esperienza che intreccia memoria, natura e arte. Un racconto capace di collegare il passato con l’energia del presente, rispettando l’abbandono del borgo e celebrando, attraverso l’arte, la vitalità del parco. Un luogo dove il tempo sembra rallentare e l’arte diventa il mezzo per riscoprire la memoria e la bellezza di un territorio unico.